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La manovra del governo è ancora una volta in discussione, ma sembra che la stretta sulla crescita degli affitti brevi non sarà facile da superare. Il testo bollinato dalla Ragioneria arriverà nel prossimo giorno in Parlamento con una serie di nodi ancora da risolvere.
L'aumento della cedolare sugli affitti brevi, una misura minimizzata dal governo, sembra essere una delle principali preoccupazioni. La Legge Fornero è stata abolita e sostituita dalla norma che aumenta la tassa per l'affitto della prima casa al 26%, escludendo solo coloro che non fanno ricorso per la locazione a intermediari o piattaforme come Booking o AirBnB.
La maggioranza, compresa Forza Italia, ha già annunciato di presentare emendamenti per modificare questa norma. Il ministro Giancarlo Giorgetti sostiene che l'aumento degli affitti brevi pesa sulla possibilità di trovare alloggi soprattutto nelle grandi città.
Tuttavia, la maggioranza non sembra essere unanime su tutte le questioni della manovra. La Lega ha già espresso il desiderio di chiedere ulteriori risorse e di estendere la soglia a 35mila euro di lavoro dipendente per il mantenimento della flat tax degli autonomi.
Le opposizioni, invece, sono più forti sulla manovra. La Dem Maria Cecilia Guerra critica l'idea di aumentare le tasse sui dividendi e la Lega è contraria alla modifica proposta in materia di tassazione dei dividendi contenuta nell'articolo 18 del bilancio.
Inoltre, i sindacati sono divisi sulla manovra. La Cisl chiede il finanziamento della legge sulla partecipazione, mentre la Cgil critica la misura che ritiene "è contro il Paese e i lavoratori".
La protesta di Airbnb & Co è stata un'altra preoccupazione per i politici. L'azienda ha espresso le sue preoccupazioni su nuovi oneri fiscali che potrebbero danneggiare la classe media.
In sintesi, la manovra del governo è ancora una volta in discussione e sembra che ci saranno molte battaglie alle Camere per ottenere l'accordo.
L'aumento della cedolare sugli affitti brevi, una misura minimizzata dal governo, sembra essere una delle principali preoccupazioni. La Legge Fornero è stata abolita e sostituita dalla norma che aumenta la tassa per l'affitto della prima casa al 26%, escludendo solo coloro che non fanno ricorso per la locazione a intermediari o piattaforme come Booking o AirBnB.
La maggioranza, compresa Forza Italia, ha già annunciato di presentare emendamenti per modificare questa norma. Il ministro Giancarlo Giorgetti sostiene che l'aumento degli affitti brevi pesa sulla possibilità di trovare alloggi soprattutto nelle grandi città.
Tuttavia, la maggioranza non sembra essere unanime su tutte le questioni della manovra. La Lega ha già espresso il desiderio di chiedere ulteriori risorse e di estendere la soglia a 35mila euro di lavoro dipendente per il mantenimento della flat tax degli autonomi.
Le opposizioni, invece, sono più forti sulla manovra. La Dem Maria Cecilia Guerra critica l'idea di aumentare le tasse sui dividendi e la Lega è contraria alla modifica proposta in materia di tassazione dei dividendi contenuta nell'articolo 18 del bilancio.
Inoltre, i sindacati sono divisi sulla manovra. La Cisl chiede il finanziamento della legge sulla partecipazione, mentre la Cgil critica la misura che ritiene "è contro il Paese e i lavoratori".
La protesta di Airbnb & Co è stata un'altra preoccupazione per i politici. L'azienda ha espresso le sue preoccupazioni su nuovi oneri fiscali che potrebbero danneggiare la classe media.
In sintesi, la manovra del governo è ancora una volta in discussione e sembra che ci saranno molte battaglie alle Camere per ottenere l'accordo.