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Il satirico Giovenale ci insegna a guardare dentro la propria anima per trovare il proprio malcostume. La sua opera è una sorta di rivolta sociale, che ci invita ad analizzare i vizi e le colpe delle persone che stanno più in alto e si considerano sopra le altre.
La sua satira non mira a distruggere la propria generazione, ma piuttosto a evitare ritorsioni e vendette contro quelle passate, per cui attacca personaggi di un mondo immaginato. Giovenale è un maestro dell'invettiva e dell'insulto, ma la sua audacia è ben meditata e cerca sempre di spiegare i comportamenti dei suoi bersagli con nomi specifici di episodi di lussuria, ingordigia e prepotenza. Ma la cosa più interessante è come utilizzi una sorta di "altrove", cioè un passato recente, per descrivere i comportamenti delle persone che sta attaccando.
In questo modo, Giovenale ci invita a riconsiderare il nostro proprio comportamento e a non dimenticare mai la lezione della storia.
La sua satira non mira a distruggere la propria generazione, ma piuttosto a evitare ritorsioni e vendette contro quelle passate, per cui attacca personaggi di un mondo immaginato. Giovenale è un maestro dell'invettiva e dell'insulto, ma la sua audacia è ben meditata e cerca sempre di spiegare i comportamenti dei suoi bersagli con nomi specifici di episodi di lussuria, ingordigia e prepotenza. Ma la cosa più interessante è come utilizzi una sorta di "altrove", cioè un passato recente, per descrivere i comportamenti delle persone che sta attaccando.
In questo modo, Giovenale ci invita a riconsiderare il nostro proprio comportamento e a non dimenticare mai la lezione della storia.